Nuova Vita
Conversazione numero 1251
Una cultura esigente del lavoro
Conversazione con il Dot. Michael Laitman del:
Oren: Buongiorno a tutti. Grazie per essere qui con noi. Siamo in una nuova serie di conversazioni con il dott. Laitman. Oggi parleremo delle richieste sul posto di lavoro. La persona è abituata a uscire la mattina per andare a lavorare e a tornare a casa la sera verso le venti. In questo modo non si fa qualcosa di buono alla famiglia ma ci hanno educato così, magari si lavora per magnati che hanno grandi aziende e si deve lavorare fino a tardi oppure si tratta di medici che devono lavorare molte ore con turni molto lunghi o giardinieri che lavorano nei giardini delle scuole; ci sono varie richieste. Perché abbiamo creato queste strutture di lavoro così esigenti che ci prendono tanto tempo?
Risposta: Perché pensiamo che facendo questo raggiungeremo una vita migliore, che avanzeremo, che sarà meglio per noi. Misuriamo il successo nella vita in base al numero di ore in cui lavoriamo. Se qualcuno sente che lavoro molte ore penserà che ho un grande stipendio, che ho una posizione speciale, di rispetto. Ad esempio conosco persone di altri Paesi che lavorano al governo e so che alle nove, dieci di sera continuano ancora ad essere nei loro uffici, cosa fanno? Secondo le mie informazioni non stanno facendo nulla, semplicemente fanno intendere agli altri che sono impegnati nel lavoro.
Oren: Sì, questa è la cultura del lavoro, diciamo così. Nel passato la gente pensava che il progresso tecnologico ci avrebbe liberato dalle tante ore di lavoro, ma se vediamo quello che sta accadendo nelle ultime decine di anni succede il contrario: da una parte abbiamo tanta tecnologia ma dall'altra la gente lavora tantissime ore. Anche quando vanno a dormire le persone continuano a rispondere alle email con i loro cellulari, quindi è il contrario di quanto pensavamo prima. Perché il progresso tecnologico non ci libera da questo modo di lavorare così esigente?
Risposta: Perché non vogliamo essere liberi, essere liberati. Siamo arrivati al punto in cui sentiamo che il lavoro è la nostra vita, abbiamo sostituito la vita con il lavoro. Guardo le persone e l'unica cosa che mi interessa di loro è sapere qual è la loro professione. Tutti parlano di lavoro, prima parlavano dello sport, dei loro hobbies, ultimamente parlano un po' di più delle vacanze, ma quello che oggi è veramente importante è parlare di lavoro, se lavorano dieci ore al giorno di cos'altro possono parlare, tutto gira attorno alla propria professione, si vive per questo.
Oren: Lei direbbe che è uno sviluppo naturale, oppure è qualcosa di distorto o corrotto?
Risposta: Certo che è distorto perché non siamo nati per lavorare tante ore, inoltre stiamo distruggendo il pianeta.
Oren: Cosa stiamo distruggendo?
Risposta: Stiamo distruggendo la Terra inquinandola, inquinando l'aria, i terreni e stiamo distruggendo la struttura della famiglia. Lasciamo i nostri figli, il padre torna a casa tardi, guarda un po' la tv e poi va a dormire, la madre torna a casa, prepara qualcosa per la cena, se le rimane un po’ di tempo, la mattina prepara per i figli dei panini da portare a scuola e basta, non hanno forze per altro, i genitori anche durante la notte, mentre dormono, ricevono chiamate al telefono ed email. Questo è ciò che accade oggi.
Oren: Diverse generazioni fa era diverso. L'aristocrazia non lavorava ma oggi è il contrario, le persone dell’élite sono quelle che lavorano di più e la persona creativa che ha una mente attiva lavora dalla mattina alla sera, non si prende neppure un minuto di respiro.
Risposta: Non si tratta di aristocrazia, le persone lavorano in ogni livello di posizione. Quando si parla di aristocratici si parla di persone che avevano posizioni alte, avevano denaro e non avevano bisogno di lavorare per averne di più e avevano tempo, per cui potevano occuparsi degli interessi personali, della cultura, della filosofia, di qualsiasi cosa. Per questo gli aristocratici erano individui molto colti, con grandi conoscenze, perché è possibile svilupparsi solo quando non ci sono grandi pressioni, in questo caso è possibile seguire il proprio cuore, questa era la loro vita. Per esempio per arrivare ad essere un compositore, un artista, uno scienziato bisogna avere tempo, non avere pressioni. Di generazione in generazione questo tipo di persone erano coloro che sviluppavano la cultura, l'educazione per tutta l'umanità, ma ultimamente tutto ciò è diventata una professione e tutto questo è finito.
Oren: Cosa vuol dire che tutto ciò è cambiato, è finito?
Risposta: Quello che è cambiato è che le persone non fanno quello che fanno con il cuore ma per riempire le loro tasche.
Oren: Se io aprissi una startup, una nuova attività, qualcosa che ha a che vedere con la salute, qualcosa che è a beneficio delle persone per contribuire al bene dell'umanità, dovrei lavorare come un pazzo per anni senza dormire di notte. In cosa sono diverso rispetto agli aristocratici che esistevano prima?
Risposta: L'aristocratico non aveva altro scopo che fare qualcosa che lo interessasse, era come un capriccio, gli piaceva dedicarsi a qualcosa e lo faceva con amore, non per trarne un beneficio. Se lo fai tu ora è per il tuo proprio beneficio, per riempire le tue tasche, mentre invece l'aristocratico lo faceva perché il suo cuore era attirato a fare questa attività, questa è una cosa totalmente diversa ed è quello di cui abbiamo bisogno.
Oren: Di cosa abbiamo bisogno precisamente?
Risposta: Abbiamo bisogno di sviluppare nella prossima generazione una società in cui le persone vivano soltanto per coprire le necessità basilari. Grazie alla tecnologia che abbiamo oggi dovremmo già essere in questo stato, in questo nuovo stadio dello sviluppo umano. Adesso dobbiamo riportarci allo stato in cui eravamo prima quando la gente non lavorava per avere successi e benefici e prevaricava gli altri per farsi posto, no, le persone devono lavorare per ciò che il loro cuore desidera, non per avere successo e un beneficio economico, così erano gli aristocratici. Se la persona si dedica alla pittura, all'arte, alla musica lo fa perché questo calma il suo spirito, il suo cuore è attirato da questa attività, questo è quello che dovremmo fare.
Oren: Il denaro distrugge le nostre definizioni del passato.
Risposta: Sì! Abbiamo distrutto tutto. Un aristocratico non pensa ai propri benefici né al denaro, è come se pensasse che tutto gli venisse dall'alto, che se ne occupasse il Creatore.
Oren: Ma non stiamo vivendo un sogno…
Risposta: Si può arrivare ad uno stato in cui la persona non si preoccupa delle sue necessità. Se organizziamo la società corretta saremo in grado di fornire ad ognuno ciò che gli serve per le proprie necessità: coperte, abbigliamento, cibo, una copertura sanitaria, non c'è scarsità di nulla nel mondo, abbiamo di tutto, non abbiamo bisogno di avere chiamate di lavoro in piena notte.
Oren: Decine di anni fa e anche prima, i visionari vedevano il futuro e dicevano: “la tecnologia si evolve e i nostri nipoti in futuro vivranno in un mondo migliore, non dovranno lavorare come bestie dal mattino alla sera e saranno in grado di sviluppare il loro spirito”. Se esamino tutto questo vedo che siamo anni luce da ciò. Lei ha detto la stessa cosa: una persona lavorerà in base a ciò che il suo cuore desidera, lei vede che accadrà?
Risposta: Sì, non c'è altra scelta. Inoltre non lo farà perché lo attira fare il compositore o il pittore come facevano gli aristocratici; invece di andare a lavorare in ufficio come fanno miliardi di persone, perché non possono sedersi e suonare uno strumento musicale e discutere di qualcosa con qualcuno, imparare a dipingere insieme? Di cosa abbiamo bisogno nelle nostre vite? Attraverso di esse vogliamo arrivare a conoscere la nostra interiorità e anche la Forza Superiore. Abbiamo tante cose da fare anziché produrre ogni tipo di spazzatura.
Oren: Se guardo in avanti, verso il futuro, vedo che siamo in una cultura esigente in cui se una persona non lavora sodo è un fallito o un pigro, questo è quello che pensiamo. Una persona che guarda davanti quale tipo di cultura può vedere rispetto alla cultura del lavoro che abbiamo oggi?
Risposta: La cultura del lavoro si esplicherà nel fatto che la persona deve dare alla società alcune ore di lavoro, qualcosa per contribuire, diciamo alcune ore al giorno magari una o due volte a settimana e basta.
Oren: Di tutto il resto si occuperanno i robot ed i computer?
Risposta: Non abbiamo bisogno di tanti computer perché non abbiamo bisogno di tante cose, di produrre tante cose. I centri commerciali sono pieni di cose di cui non abbiamo bisogno, quanti tipi di tv abbiamo, per cosa? Dobbiamo dare a ogni persona un appartamento, questo è necessario; cibo, vestiario e basta, questo è tutto. Se pensassimo in questa direzione nel giro di un anno o due tutti nel mondo avrebbero ciò che è necessario per vivere e ciò ci permetterebbe di riempirci con un riempimento spirituale e umano.
Oren: Facciamo un riassunto.
Risposta: Io non sono nato per lavorare sodo, ma per lavorare per esistere.
Oren: Allora nel futuro le persone diventeranno pigre?
Risposta: No, utilizzeranno le loro energie in modo razionale per andare nella direzione corretta.
Oren: Qual è la direzione corretta?
Risposta: Lo sviluppo interiore.
Oren: Cos'è lo sviluppo interiore?
Risposta: Sapere perché vivo, cosa è accaduto prima che io nascessi cosa accadrà quando morirò, cosa accadrà con il mondo intero. Questa psicologia, questa filosofia, la mia partecipazione a tutte le leggi, nell'uomo interiore che c'è in me e anche nel mio sviluppo della connessione con le altre persone. Se non saremo tutto il giorno in competizione tra di noi sarà più bello, anche istruire i nostri figli in un modo diverso, anche gli altri bambini.
Oren: Quale attitudine le piacerebbe vedere nei bambini?
Risposta: Che non litighino, perché le persone nascono cattive.
Oren: Anche nei posti di lavoro abbiamo dei litigi.
Risposta: Sì, esattamente. Allora prepariamoci ad una struttura di vita dove non ci sia pressione, non ci sia stress.
Oren: Da cosa è causata questa pressione?
Risposta: Dalla competitività.
Oren: Ma la competitività sviluppa l’invidia, fa progredire.
Risposta: No, quella è diversa. È l’invidia degli autori per avanzare meglio, non per odiare l'altro.
Oren: Puoi spiegare meglio?
Risposta: Se riunisco persone intelligenti in questo modo loro accrescono la loro saggezza, i loro chiarimenti, se invece prendo persone che sono competitive tra di loro esse si uccidono a vicenda. Per questo si dice “siete uomini insieme”. L’incontro tra uomini saggi è un’altra cosa da quello tra uomini che hanno armi e sono in competizione.
Oren: Qual è la differenza?
Risposta: La meta che hanno gli uni e gli altri.
Oren: Qual è la meta che porta a un progresso sociale?
Risposta: È quando vogliamo svilupparci e capiamo che questa guerra di menti può generare saggezza se affrontata nel modo corretto.
Oren: Un uomo tra cento anni sarà un filosofo? Come sarà?
Risposta: No, non un filosofo, anche se puoi chiamarlo così. La persona da qui a cento anni capirà come la Natura ci governa e come possiamo interagire con Lei per raggiungere il senso della vita.
Oren: Altre creature della Natura operano così, sono come gli esseri umani oppure questo riguarda solo gli esseri umani?
Risposta: Solo gli esseri umani. Se guardiamo il modo in cui vivono gli animali vediamo che hanno molto tempo libero, giocano, vanno a dormire a volte per mesi. Nessuna creatura vive come l'essere umano, egli è la vera bestia, il vero animale.
Oren: Questa frase mi piace molto: “Riposati, riposa i semi”. A me piace guardare le formiche, esse costruiscono costantemente i formicai, sono sempre in un movimento costante insieme, esse marciano come un solo corpo, i saggi dicono “impara dalle formiche”. Come si rapporta questo all'uomo da qui a cento anni?
Risposta: Sì, se vedessimo l’orario quotidiano delle formiche e di altri animali ci accorgeremmo che noi siamo i veri animali. Loro sono corretti quindi non ha alcun senso dire che le formiche non hanno valore, sono inferiori a noi. In tutta la natura in generale il grado animale e vegetale, non parlo dell'inerte che non ha vita, non sono sempre in attività come noi che comunque non abbiamo nessuna meta, quello che ci fa muovere è l'invidia e l'ego.
Oren: Ci rimangono solo due minuti ma vorrei fare un passo in avanti. Come può definire la cultura futura del lavoro?
Risposta: Dovremo riempirci con dei conseguimenti culturali: quali problemi hai per imparare, sul perché vivi, insieme a questo avrai lezioni di musica, di arte.
Oren: È come una terapia di lavoro?
Risposta: No, non voglio utilizzare questo tipo di linguaggio, questi termini che vengono utilizzati in questa società umana. Questa è una cultura in cui godi di quello che fai, cominci a vedere come svilupparti e come conoscere il senso della vita, il segreto della vita, il perché vivi. Se oggi fai dieci paia di scarpe che poi vengono buttate in mare perché nessuno le utilizza, tu hai sprecato il tuo tempo, hai inquinato il mare e inoltre hai sprecato il materiale.
Oren: Lei pensa che nel futuro le persone saranno più soddisfatte per quanto riguarda il riempimento interiore?
Risposta: Nel futuro le persone si dedicheranno ad attività che beneficeranno tutti e non danneggeranno nessuno.
Oren: Questo come influenzerà una persona?
Risposta: Ascolta quello che dico: se tu fai del bene a tutti e non danneggi nessuno questo ti influenzerà, sarà il tuo riempimento.
Oren: Dott. Laitman mi piacerebbe vedere di nuovo l'immagine in cui una persona fa quello che il cuore gli chiede e si sviluppa in questo modo. Saremo tutti così nel futuro?
Risposta: Sì. Tu ti sentirai come gli aristocratici di cento anni fa, non dovrai sfruttare nessuno e nulla, semplicemente vivrai la tua vita comodamente seguendo l'inclinazione del tuo cuore.
Oren: Grazie! Una nuova vita, impariamo a vivere bene fino alla prossima puntata. Arrivederci!